giovedì 8 luglio 2010

fisarmonica per poesie danzanti

 
Che freddo che fa. Qui entra una bella arietta !!
Dalla finestra osservo l'imbrunire, con lo scialle sulle spalle, passeggiare per le vie del mercato alla ricerca di oggetti di antiquariato, lampade e porta incensi di altri tempi
Trovò tutt'altro, ma non trovo nulla di quello che stava cercando.
Mi fece un cenno per dirmi che niente c'era di quel che cercavo e di scendere di persona per appurarlo. Allora andai, mi diressi subito verso un oggetto apparentemente rotto,  era invece una fisarmonica per poesie danzanti e la comperai per pochi centesimi, anche perchè sapevo che era un trucco, una metamorfosi dello strumento trasformato in quello stato per non farsi comperare da nessuno al di fuori di me.
Bastò portarla in casa e spruzzare i vapori colorati sullo strumento per farlo ritornare bello, funzionante, lucente.
Appena l'accarezzai, iniziò a sorridermi, in attesa che la suonassi.
Era come se la musica venisse dal cuore, dalla fisarmonica si aprì un proiettore e mentre suonavo il proiettore trasformava i suoni in parole che venivano proiettate sulla parete. Si vedeva scritto una poesia:


“Nel vento,
ti senti trasportare leggero
Se chiudi gli occhi hai la sensazione di volare
il respiro è più puro
la mente è più libera
il caldo è più sopportabile
E ascolto il vento
il vento che arriva da lontano
quel suono che solo alcuni riescono a percepire
 

… e un’immagine accompagnava la poesia mostrando una bambina in mezzo al prato che faceva volare il suo foulard nel vento.

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