venerdì 3 giugno 2011

Il ciclista il vento e il mulino



Nessuno più di un ciclista conosce la forza e l'energia del vento. 
Il ciclista l'avverte tutta questa energia quando si oppone al suo cammino, sui pedali che si inceppano il busto che si inarca, la pelle che si screpola. 
Solo il ciclista può gustare il soffio a favore che lo sospinge, lo alleggerisce come una foglia, lo rianima e incoraggia sulla lunga strada del ritorno. 
Il vento, forza naturale che rende possibile la vita, le stagioni il volo degli uccelli. 


Con il vento si produce energia pulita. E non ditemi che i mulini a vento sono brutti da vedere, i mulini a vento sono poetici, sono il futuro; casomai sono i tralicci che hanno invaso l'Italia, cosi statitici, cosi metallici, ci sono ovunque da un traliccio all'altro corrono i fili dell'elettricità che rovinano tutto il paesaggio. Avete mai fatto una foto ad un traliccio ? Invece guardate quante foto ci sono in giro che riprendono mulini a vento in movimento, che ruotano con le loro pale eoliche appena soffia un alito di vento.


L'energia eolica è il prodotto della conversione dell'energia cinetica del vento in altre forme di energia (elettrica o meccanica). Oggi viene per lo più convertita in energia elettrica tramite una centrale eolica, mentre in passato l'energia del vento veniva utilizzata immediatamente sul posto come energia motrice per applicazioni industriali e pre-industriali (come, ad esempio, nei mulini a vento). Di fatto è stata la prima forma di energia rinnovabile scoperta dall'uomo dopo il fuoco (si pensi alla vele delle navi) ed una tra quelle a sostegno della cosiddetta economia verde nella società moderna.
Alla fine del 2009, la capacità di generazione mondiale degli aerogeneratori era di 157,9 gigawatt, pari a circa il 2% dell'elettricità consumata nel mondo e sta crescendo rapidamente, notandosi un raddoppio nei tre anni tra il 2005 e il 2008. Alcuni paesi hanno raggiunto un coefficiente di penetrazione della potenza eolica molto elevato (a volte con incentivi governativi); ad esempio, nel 2008, il 19% della produzione elettricità di base raggiunto dalla Danimarca, il 13% della produzione in Spagna e in Portogallo, il 7% in Germania e nella Repubblica d'Irlanda. Nel maggio del 2009, otto paesi del mondo avevano parchi eolici che vendevano energia elettrica aerogenerata a scopi commerciali raggiungendo profitti.
I parchi eolici sono connessi alle reti elettriche; le installazioni più piccole sono usate per fornire elettricità a luoghi isolati. Le compagnie elettriche stanno utilizzando sempre più spesso il sistema del conto energia che consiste nel comprare l'energia in eccesso prodotta dai piccoli aerogeneratori domestici. Per alcuni aspetti l'energia eolica è una fonte attraente, come alternativa al combustibile fossile, dal momento che è abbondante, rinnovabile, ampiamente distribuita, pulita e praticamente non produce gas a effetto serra (se non durante la produzione di componenti base, come le pale in alluminio). Comunque, la costruzione di "fattorie eoliche" non riceve unanime consenso a causa del loro impatto paesaggistico e altre problematiche, come la rumorosità e la pericolosità degli impianti per i volatili.

Ripeto l'uomo è proprio strano, non dice nulla per i tralicci che sono obbrobriosi da vedere e fa resistenza contro i mulini a vento. anche i tralicci sono pericolosi per i volatili, sono che con l'energia sporca ci guadagnano gli affaristi malavitosi, con l'energia pulita, dopo il costo iniziale, tutti possiamo usufruirne.

Ora le nuove tecnologie, la ricerca scientifica hanno trasformato il vecchio mulino in un sistema avanzato di produzione di energia.... continua qui


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