giovedì 1 settembre 2011

Come mai crollano le Dolomiti ?

stralcio di un articolo de La Stampa:

Foto di Radiocodaritorta in Copyleft: Licenza Creative Commons 3.0
Come mai crollano le Dolomiti? si domanda la gente. Sarà il caldo, sarà l’effetto serra? In questo caso abbiamo delle risposte. La prima è di natura strutturale, perché le Dolomiti sono tanto belle quanto tenere e inconsistenti, delle fragili scogliere coralline proiettate provvisoriamente nel cielo. Ogni strapiombo è il risultato di un vecchio crollo, le guglie, le torri e i ricami di roccia sono fantastici effetti dell’erosione. La seconda risposta attiene all’estate che sta per finire, o meglio a quei dieci giorni roventi di agosto che probabilmente hanno intaccato il permafrost anche a tremila metri di altezza e sui versanti più freddi esposti a Settentrione. È come se, sciogliendo lo strato di ghiaccio in profondità, fosse venuto a mancare il collante che teneva insieme la struttura rocciosa.

L’intensificarsi delle frane sulle Alpi dovrebbe comunque farci riflettere sulle conseguenze del riscaldamento globale: forse la nostra civiltà è attrezzata per contrastare il freddo con la tecnologia, ma siamo drammaticamente inermi di fronte al caldo che sgretola le rocce e scioglie i ghiacciai. La Terra ha la febbre e le montagne sono i termometri che la misurano.




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