sabato 14 gennaio 2012

E' morto il P.I.L.

Morto il PIL, il mondo sarà più felice?

Passare al FIL si può !!
Risalgono ai primi anni '70 le proposte per un indicatore economico alternativo su base più ampia: il FIL (Felicità Interna Lorda). E si scopre che in Buthan sono molto più felici che negli USA.
3 gennaio 2012 - Richard Heinberg
 
Il termine fu coniato nella metà degli anni settanta dal re del Bhutan Jigme Singye Wangchuck che mise in rilievo il suo impegno per la costruzione di un'economia coerente con la cultura tradizionale del suo paese basata sui valori spirituali del buddhismo.

Il Dalai Lama è un convinto sostenitore della FIL. A questo proposito ha dichiarato: «Come buddhista, sono convinto che il fine della nostra vita è quello di superare la sofferenza e di raggiungere la felicità. Per felicità però non intendo solamente il piacere effimero che deriva esclusivamente dai piaceri materiali. Penso ad una felicità duratura che si raggiunge da una completa trasformazione della mente e che può essere ottenuta coltivando la compassione, la pazienza e la saggezza. Allo stesso tempo, a livello nazionale e mondiale abbiamo bisogno di un sistema economico che ci aiuti a perseguire la vera felicità. Il fine dello sviluppo economico dovrebbe essere quello di facilitare e di non ostacolare il raggiungimento della felicità».

2 commenti:

  1. le cose di cui ci circondiamo spesso ci rubano la cosa più preziosa: il tempo da dedicare a noi stessi e alle persone che amiamo.

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    1. E'vero, basterebbe poco per coltivare la felicità. Come un tam tam tribale, essere in pace con se stessi, estendere la pace con la famiglia, essere la pace con i vicini, estendere la pace con il mondo.

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