Il fogliame della nandina domestica cambia il suo colore ai primi freddi,
passando in sfumatura dal verde all’arancio, al rosso, al porpora ma
contrariamente ad altre piante che si colorano in autunno, la nandina, alle nostre latitudini, non perde le foglie. Le mantiene invece, come riesce a mantenere, a lungo, spesso fino a gennaio febbraio e oltre, le stupende bacche di cui si adorna dopo una leggiadra fioritura estiva in grappoli di delicati fiorellini bianchi.
Da qualche anno a questa parte è comparsa, nelle aiuole e nei giardini delle nostre città, una pianta caparbia: è la nandina. E’ un cespuglio che si fa notare soprattutto nella stagione più fredda, in cui risalta per gli incredibili colori autunnali e gli abbondanti grappoli di meravigliose bacche rosso lacca.
E quando una pianta ti piace, devi parlarne per farla conoscere, soprattutto da quando la "Nandina è anche sul mio balcone. Ascolta tutti i giorni la musica che esce dalle mie casse e in pochi giorni, si sta facendo una bella scorpacciata di Steve Hackett e di Steven Wilson, i loro ultimi album del 2011. E devo dire che questa musica la rende ancora più bella, forte e robusta. Osservandola, stupisce che riesca a sopravvivere (e anche piuttosto
bene) nei risicati spazi urbani, tra inquinamento e trascuratezza. E
questo ci dice solo una cosa: la nandina resiste a (quasi) tutto e, in più, è bella soprattutto quando le altre piante non lo sono granché!
E coltivarla è veramente facile: la nandina infatti non ha grandi esigenze
nè per l’esposizione (apprezza il sole ma tollera molto bene la
mezz’ombra: meno colori autunnali ma risaltano le bacche) nè per il
terreno (grossi vasi e capienti fioriere le sono perfettamente
congeniali) nè per l’acqua. E’ insomma una pianta parca, che si
accontenta, ideale anche per chi non ha una grande pratica di coltivazione.
Cresce lenta ma bella dritta (al massimo tocca i 2 metri), creando una
vegetazione aerea e leggera nella parte alta dell’arbusto e piuttosto
fitta in quella bassa, creando spesso rami nuovi a partire dalla base.
Difficile che soffra di malattie, non teme il gelo e anzi, diventa stupenda quando le sue foglie si rivestono di brina ghiacciata
(come nella foto) e le sue tonde bacche luccicano coperte di cristalli,
come accade proprio nelle gelide e spoglie mattine di gennaio.
Dato il suo massiccio impiego (di forte impatto piantata in gruppi), è facile trovare questo arbusto in vendita nei vivai e nei garden. Ecco le varietà più “gettonate”:
- Nandina domestica ‘Alba’, belle bacche color crema invece che rosso corallo e foglie verdi
- Nandina domestica ‘Fire Power’ (nella foto), molto compatta e bassa (60cm) con foglie gibbose e dai colori autunnali più intensi della specie, vuole un pochino più di ombra per apparire al meglio
- Nandina ‘Atropurpurea Nana’, compatta, con foglie da giovani porpora-rossastro
- Nandina domestica ‘Alba’, belle bacche color crema invece che rosso corallo e foglie verdi
- Nandina domestica ‘Fire Power’ (nella foto), molto compatta e bassa (60cm) con foglie gibbose e dai colori autunnali più intensi della specie, vuole un pochino più di ombra per apparire al meglio
- Nandina ‘Atropurpurea Nana’, compatta, con foglie da giovani porpora-rossastro
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