A volte basta un niente per
raccontare come si vorrebbe
diventasse il futuro del Pianeta.
Basterebbe proprio poco,
perchè il vento c'è sempre
anche quando non lo avverti sulla pelle.
Il vento non è solo energia, la sua forza trasporta i semi nel mondo, è parte della vita
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lunedì 12 settembre 2011
giovedì 25 agosto 2011
«BERLUSCONI VAI VIA» - Il 10 e 11 settembre San Giovanni si riempie di tende
La piazza è tutta viola
Il movimento No-B day prepara una kermesse stile Madrid. Dalla Casta all'art. 18, le voci degli attivisti
Il
popolo Viola è «indignado» e si prepara a una grossa manifestazione, il
10 e 11 settembre a Roma. Questa volta con le tende. Come in Spagna,
nella madrilena Puerta del Sol, la mobilitazione potrebbe andare avanti a
oltranza, anche se oggi è troppo presto per dirlo. Eppure i caratteri
dell'«autunno caldo» ci sono tutti: un governo (e un premier) che non si
dimette e che anzi resta saldato alla poltrona per difendere tanti suoi
componenti dalla magistratura; una manovra che colpisce i più deboli,
lavoratori, precari e pensionati; una politica - spesso anche
all'opposizione - che conserva tutti i caratteri della «Casta»,
nonostante gli italiani siano chiamati a fare sacrifici. Un mix mefitico
che ha spinto il movimento nato con il primo «No-Berlusconi day» - era
il 5 dicembre 2009 - a fare una nuova protesta. Lo slogan scelto è
«Piazza pulita».
«Apriremo Piazza San Giovanni a tutti i cittadini che vorranno fermarsi con noi e dire la loro - spiega Franz Mannino, catanese, architetto - Ciascuno potrà portare una tenda, e in quei due giorni presidieremo fisicamente il Palazzo. Gli italiani spesso non hanno il coraggio di alzare la testa, aspettano sempre che sia il vicino a muoversi. Ecco, noi vorremmo smuovere le coscienze, come già - non certo da soli - stiamo tentando di fare da due anni. Sì, è vero, un po' ci ispiriamo agli spagnoli: ma forse anche loro si sono ispirati a noi. Ricordiamo che dopo il No-B day, in Francia hanno fatto il No-Sarkozy day. Insomma tante cose stanno succedendo in Europa e in Nord Africa, l'indignazione contro questi governi e questa politica è forte ovunque».
Le dimissioni di Berlusconi e del suo governo, una nuova legge elettorale, contro il porcellum e per il ritorno alla preferenza, no alla manovra che fa pagare solo i deboli e sì a un lavoro dignitoso per tutti; la difesa della Costituzione e la dignità delle donne; la trasparenza in politica contro la corruzione; stop ai privilegi della Casta. Ma anche una legge contro il conflitto di interessi. Il popolo Viola negli ultimi due anni si è mosso su molti temi, e un po' tutti saranno presenti il 10 e 11 settembre alla manifestazione di Piazza San Giovanni. Il primo giorno ci sarà un corteo, dopo si proseguirà con incontri, dibattiti, tavoli e forum nelle tende portate dai partecipanti.
«Ognuno di noi ha una sua sensibilità, siamo un movimento non un partito con regole e agende ferree - spiega Elisa Paolino, avvocato di Salerno - Io mi sono avvicinata ai Viola proprio perché ero delusa dai partiti. Mi definisco "molto di sinistra", i miei genitori erano comunisti. Ma noi siamo trasversali: finalmente ho trovato uno spazio e una possibilità di partecipare che i partiti non mi consentivano». «Ho cominciato con i sit-in in difesa della Costituzione - continua Elisa - ma ad esempio sono molto interessata ai temi del lavoro: per il referendum di Pomigliano sono andata davanti alla Fiat; il popolo Viola è alle manifestazioni della Fiom, e gli operai vengono alle nostre. Adesso dobbiamo fermare l'attacco al lavoro e all'articolo 18 che sta facendo il governo: tocca tutti, pure i nuovi lavoratori precari».
Tra gli attivisti del Popolo Viola c'è anche Massimo Malerba, della Cgil di Catania, autore di molti articoli per il sito Lettera Viola. «Il momento è grave - spiega - e noi dobbiamo muoverci, come a Madrid, a Tel Aviv, in Islanda. Dobbiamo cambiare il modello di politica: non siamo anti-partitici, i partiti sono importanti per la politica. Ma vanno riformati: cambiati dall'interno e soprattutto nella loro classe dirigente, in buona parte corrotta. Ovvio che tagliare i costi della politica non aggiusta tutti i nostri problemi di bilancio: ma noi insistiamo su questo punto perché non è possibile che debbano pagare sempre gli stessi mentre la Casta si autoconserva. Il vento sta cambiando, lo dicono gli ultimi referendum, ma non possiamo fermarci ora». Al presidio saranno messi su «diversi tavoli tematici - spiega Massimo - sulla Rete, la Scuola, e altri in preparazione. Quello sul lavoro lo gestiranno Michele Azzu e Marco Nurra dell'Isola dei cassintegrati, invitando precari e operai da tutto il Paese».
La grande forza del popolo Viola è il web: solo la Rete, con la sua assoluta libertà, permette di informarsi e informare, contattarsi, darsi appuntamenti e organizzare manifestazioni, scavalcando le burocrazie del partito e del sindacato, che spesso bloccano chi ha una genuina voglia di fare. Amedea Di Somma, consulente informatica di Roma, un passato tra gli attivisti di San Precario, gestisce il sito Lettera Viola: «L'abbiamo aperto quest'anno, subito dopo Pasqua - spiega - e abbiamo già 4 milioni di lettori. In due giorni l'appello della manifestazione del 10 e 11 settembre è già stato condiviso da 21 mila navigatori. Il web ci permette modalità di partecipazione prima impensabili: qualche anno fa mi ero avvicinata a un partito, ma figurarsi, non potevo fare nulla, tantopiù essendo donna. Ora è diverso: nel nostro coordinamento nazionale siamo 6 donne su 10 componenti. Poi credo che grazie alla Rete le donne possano partecipare di più: non devi andare fisicamente alle riunioni del partito, puoi lavorare da casa o dall'ufficio, prendendoti i tuoi tempi. Lettera Viola è un impegno quasi full time: mi lascia libere solo 4-5 ore al giorno». Il blog della manifestazione di San Giovanni, attivo da ieri: letteraviola.it/piazzapulita/
«Apriremo Piazza San Giovanni a tutti i cittadini che vorranno fermarsi con noi e dire la loro - spiega Franz Mannino, catanese, architetto - Ciascuno potrà portare una tenda, e in quei due giorni presidieremo fisicamente il Palazzo. Gli italiani spesso non hanno il coraggio di alzare la testa, aspettano sempre che sia il vicino a muoversi. Ecco, noi vorremmo smuovere le coscienze, come già - non certo da soli - stiamo tentando di fare da due anni. Sì, è vero, un po' ci ispiriamo agli spagnoli: ma forse anche loro si sono ispirati a noi. Ricordiamo che dopo il No-B day, in Francia hanno fatto il No-Sarkozy day. Insomma tante cose stanno succedendo in Europa e in Nord Africa, l'indignazione contro questi governi e questa politica è forte ovunque».
Le dimissioni di Berlusconi e del suo governo, una nuova legge elettorale, contro il porcellum e per il ritorno alla preferenza, no alla manovra che fa pagare solo i deboli e sì a un lavoro dignitoso per tutti; la difesa della Costituzione e la dignità delle donne; la trasparenza in politica contro la corruzione; stop ai privilegi della Casta. Ma anche una legge contro il conflitto di interessi. Il popolo Viola negli ultimi due anni si è mosso su molti temi, e un po' tutti saranno presenti il 10 e 11 settembre alla manifestazione di Piazza San Giovanni. Il primo giorno ci sarà un corteo, dopo si proseguirà con incontri, dibattiti, tavoli e forum nelle tende portate dai partecipanti.
«Ognuno di noi ha una sua sensibilità, siamo un movimento non un partito con regole e agende ferree - spiega Elisa Paolino, avvocato di Salerno - Io mi sono avvicinata ai Viola proprio perché ero delusa dai partiti. Mi definisco "molto di sinistra", i miei genitori erano comunisti. Ma noi siamo trasversali: finalmente ho trovato uno spazio e una possibilità di partecipare che i partiti non mi consentivano». «Ho cominciato con i sit-in in difesa della Costituzione - continua Elisa - ma ad esempio sono molto interessata ai temi del lavoro: per il referendum di Pomigliano sono andata davanti alla Fiat; il popolo Viola è alle manifestazioni della Fiom, e gli operai vengono alle nostre. Adesso dobbiamo fermare l'attacco al lavoro e all'articolo 18 che sta facendo il governo: tocca tutti, pure i nuovi lavoratori precari».
Tra gli attivisti del Popolo Viola c'è anche Massimo Malerba, della Cgil di Catania, autore di molti articoli per il sito Lettera Viola. «Il momento è grave - spiega - e noi dobbiamo muoverci, come a Madrid, a Tel Aviv, in Islanda. Dobbiamo cambiare il modello di politica: non siamo anti-partitici, i partiti sono importanti per la politica. Ma vanno riformati: cambiati dall'interno e soprattutto nella loro classe dirigente, in buona parte corrotta. Ovvio che tagliare i costi della politica non aggiusta tutti i nostri problemi di bilancio: ma noi insistiamo su questo punto perché non è possibile che debbano pagare sempre gli stessi mentre la Casta si autoconserva. Il vento sta cambiando, lo dicono gli ultimi referendum, ma non possiamo fermarci ora». Al presidio saranno messi su «diversi tavoli tematici - spiega Massimo - sulla Rete, la Scuola, e altri in preparazione. Quello sul lavoro lo gestiranno Michele Azzu e Marco Nurra dell'Isola dei cassintegrati, invitando precari e operai da tutto il Paese».
La grande forza del popolo Viola è il web: solo la Rete, con la sua assoluta libertà, permette di informarsi e informare, contattarsi, darsi appuntamenti e organizzare manifestazioni, scavalcando le burocrazie del partito e del sindacato, che spesso bloccano chi ha una genuina voglia di fare. Amedea Di Somma, consulente informatica di Roma, un passato tra gli attivisti di San Precario, gestisce il sito Lettera Viola: «L'abbiamo aperto quest'anno, subito dopo Pasqua - spiega - e abbiamo già 4 milioni di lettori. In due giorni l'appello della manifestazione del 10 e 11 settembre è già stato condiviso da 21 mila navigatori. Il web ci permette modalità di partecipazione prima impensabili: qualche anno fa mi ero avvicinata a un partito, ma figurarsi, non potevo fare nulla, tantopiù essendo donna. Ora è diverso: nel nostro coordinamento nazionale siamo 6 donne su 10 componenti. Poi credo che grazie alla Rete le donne possano partecipare di più: non devi andare fisicamente alle riunioni del partito, puoi lavorare da casa o dall'ufficio, prendendoti i tuoi tempi. Lettera Viola è un impegno quasi full time: mi lascia libere solo 4-5 ore al giorno». Il blog della manifestazione di San Giovanni, attivo da ieri: letteraviola.it/piazzapulita/
venerdì 3 giugno 2011
Il ciclista il vento e il mulino
Nessuno più di un ciclista conosce la forza e
l'energia del vento.
Il ciclista l'avverte tutta questa energia
quando si oppone al suo cammino, sui pedali che si inceppano il
busto che si inarca, la pelle che si screpola.
Solo il ciclista
può gustare il soffio a favore che lo sospinge, lo alleggerisce
come una foglia, lo rianima e incoraggia sulla lunga strada del
ritorno.
Il vento, forza naturale che rende possibile la vita,
le stagioni il volo degli uccelli.
Con il vento si produce energia pulita. E non ditemi che i mulini a vento sono brutti da vedere, i mulini a vento sono poetici, sono il futuro; casomai sono i tralicci che hanno invaso l'Italia, cosi statitici, cosi metallici, ci sono ovunque da un traliccio all'altro corrono i fili dell'elettricità che rovinano tutto il paesaggio. Avete mai fatto una foto ad un traliccio ? Invece guardate quante foto ci sono in giro che riprendono mulini a vento in movimento, che ruotano con le loro pale eoliche appena soffia un alito di vento.
L'energia eolica è il prodotto della conversione dell'energia cinetica del vento in altre forme di energia (elettrica o meccanica). Oggi viene per lo più convertita in energia elettrica tramite una centrale eolica,
mentre in passato l'energia del vento veniva utilizzata immediatamente
sul posto come energia motrice per applicazioni industriali e
pre-industriali (come, ad esempio, nei mulini a vento). Di fatto è stata la prima forma di energia rinnovabile scoperta dall'uomo dopo il fuoco (si pensi alla vele delle navi) ed una tra quelle a sostegno della cosiddetta economia verde nella società moderna.
Alla fine del 2009, la capacità di generazione mondiale degli aerogeneratori era di 157,9 gigawatt, pari a circa il 2% dell'elettricità consumata nel mondo
e sta crescendo rapidamente, notandosi un raddoppio nei tre anni tra il
2005 e il 2008. Alcuni paesi hanno raggiunto un coefficiente di
penetrazione della potenza eolica molto elevato (a volte con incentivi
governativi); ad esempio, nel 2008, il 19% della produzione elettricità
di base raggiunto dalla Danimarca, il 13% della produzione in Spagna e in Portogallo, il 7% in Germania e nella Repubblica d'Irlanda. Nel maggio del 2009, otto paesi del mondo avevano parchi eolici che vendevano energia elettrica aerogenerata a scopi commerciali raggiungendo profitti.
I parchi eolici sono connessi alle reti elettriche;
le installazioni più piccole sono usate per fornire elettricità a
luoghi isolati. Le compagnie elettriche stanno utilizzando sempre più
spesso il sistema del conto energia
che consiste nel comprare l'energia in eccesso prodotta dai piccoli
aerogeneratori domestici. Per alcuni aspetti l'energia eolica è una
fonte attraente, come alternativa al combustibile fossile, dal momento che è abbondante, rinnovabile, ampiamente distribuita, pulita e praticamente non produce gas a effetto serra (se non durante la produzione di componenti base, come le pale in alluminio). Comunque, la costruzione di "fattorie eoliche" non riceve unanime consenso a causa del loro impatto paesaggistico e altre problematiche, come la rumorosità e la pericolosità degli impianti per i volatili.
Ripeto l'uomo è proprio strano, non dice nulla per i tralicci che sono obbrobriosi da vedere e fa resistenza contro i mulini a vento. anche i tralicci sono pericolosi per i volatili, sono che con l'energia sporca ci guadagnano gli affaristi malavitosi, con l'energia pulita, dopo il costo iniziale, tutti possiamo usufruirne.
Ora le nuove tecnologie, la ricerca scientifica hanno trasformato il vecchio mulino in un sistema avanzato di produzione di energia.... continua qui
mercoledì 1 giugno 2011
ecco i 4 quesiti referendari del 12 giugno
Adesso è ufficiale: il 12 e 13 giugno saranno 4 i referendum su cui si
potrà votare. Anche quello sul nucleare. L'ufficio elettorale della
Corte di Cassazione ha stabilito, infatti, che le modifiche apportate
dal governo alle norme sul nucleare non precludono la celebrazione della
consultazione popolare.
La Cassazione ha quindi confermato che i cittadini potranno esprimersi sul quesito depositato a suo tempo dall'Idv, che va ad aggiungersi agli altri tre su acqua e legittimo impedimento.
Eccovi, quindi, i 4 quesiti referendari.
In particolare, si chiede l’abrogazione dell’art. 23 bis (dodici commi) della legge n. 133/2008, secondo cui la gestione del servizio idrico può essere affidata a soggetti privati attraverso gara o a società a capitale misto pubblico-privato; in entrambi i casi il privato detiene almeno il 40% del capitale.
La preferenza dei SI terrebbe lontani i privati dalla gestione pubblica del servizio idrico.
In base alla normativa vigente, un gestore può caricare sulla bolletta fino al 7% in più senza che questo venga investito per migliorie sull’infrastruttura.
Dopo la marcia indietro del Governo, a seguito del disastro a Fukushima, è la consultazione più a rischio.
Salvo contrordini dell’ultima ora, il quesito chiede l’abrogazione dell’art. 7, comma 1, lettera d (realizzazione nel territorio nazionale di impianti di produzione di energia nucleare) contenuto nel decreto-legge 25 giugno 2008, n. 112, convertito con modificazioni, dalla legge 6 agosto 2008, n. 133, sulle disposizioni urgenti per lo sviluppo economico, la semplificazione, la competitività, la stabilizzazione della finanza pubblica e la perequazione tributaria. Votando SI si impedisce di fatto la realizzazione di nuovi impianti sull’intero territorio nazionale.
La Cassazione ha quindi confermato che i cittadini potranno esprimersi sul quesito depositato a suo tempo dall'Idv, che va ad aggiungersi agli altri tre su acqua e legittimo impedimento.
Eccovi, quindi, i 4 quesiti referendari.
Il quesito sulla scheda rossa
Il quesito della scheda rossa (referendum n. 1) è inerente alle modalità di affidamento e gestione dei servizi pubblici di rilevanza economica.In particolare, si chiede l’abrogazione dell’art. 23 bis (dodici commi) della legge n. 133/2008, secondo cui la gestione del servizio idrico può essere affidata a soggetti privati attraverso gara o a società a capitale misto pubblico-privato; in entrambi i casi il privato detiene almeno il 40% del capitale.
La preferenza dei SI terrebbe lontani i privati dalla gestione pubblica del servizio idrico.
Il quesito della scheda gialla
Abrogazione parziale invece per il referendum n. 2 sull’acqua pubblica contenuto nella scheda gialla, con cui si chiede l'abrogazione dell’articolo 154 del Decreto Legislativo n. 152/2006, per quel che riguarda la parte che sostiene la determinazione della tariffa del servizio idrico integrato “in base all’adeguata remunerazione del capitale investito”.In base alla normativa vigente, un gestore può caricare sulla bolletta fino al 7% in più senza che questo venga investito per migliorie sull’infrastruttura.
Le centrali nucleari sulla scheda grigia
Referendum n. 3, scheda grigia, costruzione di nuove centrali per la produzione di energia nucleare, promosso dall’Italia dei Valori.Dopo la marcia indietro del Governo, a seguito del disastro a Fukushima, è la consultazione più a rischio.
Salvo contrordini dell’ultima ora, il quesito chiede l’abrogazione dell’art. 7, comma 1, lettera d (realizzazione nel territorio nazionale di impianti di produzione di energia nucleare) contenuto nel decreto-legge 25 giugno 2008, n. 112, convertito con modificazioni, dalla legge 6 agosto 2008, n. 133, sulle disposizioni urgenti per lo sviluppo economico, la semplificazione, la competitività, la stabilizzazione della finanza pubblica e la perequazione tributaria. Votando SI si impedisce di fatto la realizzazione di nuovi impianti sull’intero territorio nazionale.
Sulla scheda verde il "legittimo impedimento"
Scheda verde chiaro per la quarta e ultima consultazione popolare, anch’essa sostenuta dall’Italia dei Valori, tocca il tema della giustizia. Meglio conosciuto come “legittimo impedimento”, si esprimono sull’abrogazione di una delle leggi ad personam, in particolare l'articolo 1 (commi 1, 2, 3, 5, 6) della legge 7 aprile 2010 numero 51 recante "disposizioni in materia di impedimento del Presidente del Consiglio e dei Ministri a comparire in udienza penale".Quorum più facile
E ci sono più speranze ora di raggiungere il quorum, dopo molti
anni che questo tipo di consultazione elettorale è vanificata per la
mancanza di partecipazione da parte del 50% più uno di elettori che
servono a farne valere l'esito.
Infatti, il vento è cambiato dopo le amministrative e, a giudicare
dall’entusiasmo che si respira in giro, c’è da credere che continuerà a
tirare aria di svolta ancora per i prossimi 15 giorni.
Comunque, fino al 12 e 13 giugno saranno giorni da battiquorum.
Acqua, legittimo impedimento, nucleare
martedì 24 maggio 2011
Referendum 12-13 giugno 2011: successo per le catene umane tra i possibili siti nucleari
Un vero e proprio successo quello delle catene umane a favore del referendum sul nucleare. Un weekend antinucleare, che da nord a sud ha coinvolto i cittadini italiani riguardo al problema di tornare all'atomo. Organizzata dal Comitato ‘Vota Sì per fermare il nucleare’, l'iniziativa è stata molto seguita: “Un altro messaggio forte e chiaro contro il nucleare e contro i trucchetti per tappare la bocca agli italiani sabotando il referendum. Gli italiani non abboccano” hanno commentato dal Comitato.
Una voce unanime si è levata contro il nucleare nel nostro paese. I primi a partire sono stati gli agrigentini di Palma di Montechiaro dove dalle 10.30 di sabato è stata realizzata la prima catena umana, mentre l'abbraccio si è virtualmente concluso ieri mattina a Montalto di Castro. Ma analizziamo città per città cosa sarebbe in programma nel caso in cui fossero davvero reali i progetti nucleari, secondo quanto riferisce il Comitato.
- Palma di Montechiaro. La zona è oggetto di studio per la localizzazione di una centrale nucleare, in virtù della disponibilità di acqua e della relativa stabilità sismica della zona.
- Caorso (Piacenza). La centrale nucleare di Caorso, entrata in funzione nel 1978 con 860 MW di potenza, è la più grande e più recente delle centrali nucleari italiane in funzione prima del referendum del 1987. Attualmente ospita ancora 8.700 fusti di rifiuti radioattivi di 1a e 2a categoria. È tra i siti più probabili per la costruzione di una nuova centrale nucleare.
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- Saluggia (Vercelli). Nel comprensorio nucleare di Saluggia hanno sede l'ex impianto di riprocessamento Eurex-SO.G.I.N e il deposito nucleare Avogadro di combustibile irraggiato. In questo sito sono conservate 164 barre di combustibile nucleare provenienti dalle varie centrali Italiane, 230 m3 di scorie liquide e 5 kg di plutonio. Il tutto a breve distanza dalla Dora Baltea e dal Po in piena zona ad elevato rischio di alluvioni (eventualità già verificatasi nel 1994 e nel 2000). Nello stesso sito é stata inoltre da poco autorizzata la costruzione di due nuovi depositi nucleari.
- Monfalcone. Il territorio del comune di Monfalcone è uno dei siti papabili per la realizzazione di un impianto nucleare.
- Scanzano Jonico (Matera). Nel 2003 il Governo Berlusconi ha identificato Scanzano Ionico come luogo per la costruzione del deposito definitivo delle scorie nucleari italiane, con un processo decisionale che non ha visto il coinvolgimento delle autorità locali. La zona in realtà non risulta idonea, per ragioni geologiche, ad ospitare un deposito. Il progetto è stato accantonato in seguito alle forti proteste della popolazione.
- Chioggia (Venezia). Il Veneto è una regione fortemente interessata dai progetti di costruzione di nuove centrali nucleari e dal deposito di rifiuti radioattivi. Chioggia è uno dei comuni di maggiore interesse per il ritorno dell'atomo, insieme a Legnago e la zona del delta del Po.
- Termoli (Campobasso). Tra Termoli e Campomarino, presso la foce del fiume Biferno, è stata individuata una zona potenzialmente adatta ad ospitare una centrale nucleare.
- Foce del fiume Sele (Salerno). Stando a un documento del Cnen (Comitato nazionale per l’energia nucleare) risalente al 1979, l’incrocio di vari parametri di rischio porterebbe ad identificare la Foce del Sele, tra i Comuni di Eboli e Capaccio-Paestum, come uno dei siti considerati idonei ad accogliere una nuova centrale atomica.
- Nardò (Lecce). La costa tra Manduria e Nardò è stata identificata fin dal 1979 come zona idonea ad ospitare un impianto nucleare. Nel 2008 il Comune di Nardò si è dichiarato “territorio denuclearizzato”, come molti altri territori nella regione Puglia.
- Montalto di Castro (Viterbo). Qui era in costruzione la quinta centrale nucleare italiana con due reattori di 982MW di potenza. Il cantiere è stato fermato nel 1988 a seguito del referendum e ai danni riportati nell'alluvione nel 1987. L'impianto è stato poi convertito in unacentrale termoelettrica. Il nuovo programma nucleare italiano potrebbe ripartire dal vecchio progetto di costruire qui due reattori. AMontalto è presente una delle centrali fotovoltaiche più grandi d'Europa.
Un successo sperato e raggiunto quello delle catene. Un serpentone di oltre 2 chilometri e mezzo
ha collegato il centro di Caorso con gli impianti dell’ex centrale.
Simile la situazione anche a Chioggia, dove la catena umana ha colorato
con le bandiere gialle del comitato quasi 4 chilometri di spiaggia. “L’adesione alle catene umane è stata molto buona: un serpentone complessivo di 10 chilometri per chiudere il nucleare italiano”, ha sottolineato il Comitato 'Vota sì per fermare il nucleare'. “Segno
che nonostante la disinformazione e la censura che si è abbattuta sui
referendum, e il tentativo in corso alla Camera di farlo saltare senza
dare l’addio al programma atomico, gli italiani non abboccano”.
E il presidente di Legambiente Vittorio Cogliati Dezza, presente a Caorso, ha fatto eco: “Gli
italiani non vogliono il nucleare e la partecipazione alle
manifestazioni di oggi ne è stata l’ennesima, chiara dimostrazione, che
conferma il segnale arrivato dalla Sardegna lunedì scorso. Nella
consultazione sul nucleare in Sardegna,
infatti, il 97% degli elettori si è pronunciato nettamente contro
l’installazione di centrali atomiche nell’isola e contro l’allestimento
di depositi di scorie nucleari. La maggioranza di governo ha paura di
dare la parola ai cittadini, perché sa bene che la maggioranza degli
italiani la pensa come i cittadini sardi”.
“I cittadini faranno sentire la loro voce
contro la censura che cerca di nascondere i referendum agli italiani e
contro i tentativi di sabotare il voto del 12 e 13 giugno”. Parola del Comitato. Nessuna resa all'atomo. Ne sono un'ulteriore dimostrazione i ragazzi di "I pazzi siete voi" sostenuti da Greenpeace rinchiusi dentro casa nelle stesse condizioni estreme di un incidente nucleare in attesa del referendum.
Francesca Mancuso
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mercoledì 4 maggio 2011
Creare nel Web una città interamente ecosostenibile
"Vi porto in evidenza questo articolo, perché credo che attraverso il gioco si possa creare una nuova cultura che sovrasti le attuali regole di una città consumistica. Giocando riusceremo a sbarazzarci della cultura di consumo imposta dai "potenti" e un giorno una città interamente ecosostenibile non sarà solo qualcosa di virtuale creato nel web, ma l'inizio di un mondo migliore, l'inizio di un modo dove finalmente avremo per produrre energia la più grande centrale nucleare del pianeta: IL SOLE i più bei tralicci nei prati e sulle montagne: I MULINI A VENTO, e tante altre forme di energia naturali .... Buona Cultura quindi, giochiamo per tradurre nella realtà il sogno di un mondo pulito"
Panasonic ha lanciato Evolta city, un nuovo gioco online con il quale potrai divertirti a costruire una città interamente ecologica e rispettosa dell’ambiente.
Entrando nel gioco potrete aiutare Mr. Evolta nel pensare, disegnare e costruire la più grande città ecologica del web: potrai costruire edifici eco-friendly, spostarti con automobili elettriche e alimentare tutto con l’energia prodotta da mulini a vento!
Il sistema di gioco è simile a quello dei più noti giochi di “citybuilding” con l’unica differenza che qui si costruisce qualcosa di veramente innovativo!
Ma le novità non finiscono qui! Infatti, oltre a tanto divertimento, Panasonic mette in palio anche fantastici premi: i primi 500 partecipanti al gioco potranno aggiudicarsi una fornitura per ben 5 anni delle batterie Panasonic Evolta; invece i migliori “costruttori ecologici” potranno vincere fantastici premi ecologici tra cui le favolose biciclette elettriche!
Devi sapere che Mr. Evolta non è un semplice personaggio da videogioco, ma è un reale robot creato dagli ingegneri di Panasonic; ebbene questo modernissimo robottino è riuscito a scalare (nella realtà si intende) il Grand Canion, arrampicandosi su una corda lunga oltre 500 metri ! Tutto questo in meno di 7 ore… come ha fatto? Semplice! Utilizzando le pile Evolta… Il simpatico robottino deve ringraziare le pile che lo alimentavano e dividere con loro il prestigioso premio vinto: la certificazione ufficiale del Guinness World Record!
Le batterie alcaline Panasonic Evolta sono le pile più durature che esistano!
Di questa linea esiste anche la versione ricaricabile che riesce, udite udite, ad effettuare fino a 1600 ricariche… se ci fosse anche in questo ambito una gara del Guinness World Record, non abbiamo dubbi sul vincitore!
Cosa aspetti? Aiuta Mr. Evolta a creare la più grande città ecologica!
Per partecipare visita subito il sito www.panasonic-batteries.com e iscriviti gratuitamente.
Se vuoi, puoi seguire le avventure del simpatico robottino anche sulla sua personale pagina Facebook http://www.facebook.com/MrEvolta
Per partecipare visita subito il sito www.panasonic-batteries.com e iscriviti gratuitamente.
Se vuoi, puoi seguire le avventure del simpatico robottino anche sulla sua personale pagina Facebook http://www.facebook.com/MrEvolta
sabato 30 aprile 2011
Ubuntu 11.04 libera come un'energia ecosostenibile
L'ultima versione di Ubuntu 11.04 disponibile per il download dal 28 aprile 2011 è bellissima, altissime prestazioni, purissima come il software libero, innovativa come chi vola senza restrizioni, come chi pensa che redistribuire agli altri le proprie conoscenze sia un modo per arricchire tutti, per un mondo nuovo alla portata di tutti e non solo per pochi ingiusti e prepotenti aggressori dell'umanità. Impadronisciti della nuova energia e della ricerca portata avanti dalle community del software libero. Diffondere al mondo questa nuova cultura è un'ondata di vento necessaria per spazzare via chi vuole imporre un solo metodo, una sola visone delle cose e delle possibili scelte.
lunedì 28 marzo 2011
Gli alberi, il cielo, la vita
Trees by ~pnewbery on deviantART
Alberi, ovvero natura maestosa, straordinaria, affascinante. Gli alberi sono i pilastri del cielo, quando non ci sarà più un albero sulla terra il cielo cadrà sull'uomo e lo distruggerà.
Ognuno di questi esseri è un amico con cui possiamo parlare, che sa ascoltarci, che riesce a curare le nostre turbe psicologiche e i nostri stress con la sua bellezza e la sua eleganza. L'albero ci da ossigeno, ci protegge con la sua ombra nelle giornate di caldo estivo, ci rasserena con il canto degli uccellini che vi fanno il nido, ci aiuta ad andare avanti in un mondo pieno di guai! Un uomo malvagio e senza cuore che brucia foreste e meravigliosi esseri viventi, non può avere redenzione, non ci può essere paradiso o luce.
Ogni crimine contro la natura è un crimine contro tutta l'umanità! Se ogni giorno perdiamo tanti alberi monumentali è proprio perchè le pene contro questi "esseri umani impazziti" sono minime o nulle! Se stiamo perdendo la bellezza è perchè nessuno la vuole tutelare con fermezza.
La distruzione del Creato porta alla maledizione eterna dell'uomo, nel suo io, ne suo animo più profondo, che viene a ritrovarsi nell'oscurità. Bisogna essere duri e spietati con quegli uomini malvagi e oscuri, senza scrupoli, che hanno a cuore solo il profitto, a scapito di creature bellissime. E' troppo comodo prendersela con degli esseri che non possono difendersi e che sono stati creati da Dio per far vivere, nel vero senso del termine, tutta l'umanità. Quando l'uomo malato, che si crede onnipotente, impazzito di potere e gloria, ritorce la sua ira e la sua bestialità contro gli alberi, la natura non può che ribellarsi... e lo fa con una ferocia distruttiva che uccide e cancella ogni forma di vita umana!
Uccidendo gli alberi, l'uomo impazzito uccide se stesso e la sue generazioni future, riducendole alla dannazione! Alberi, natura da salvare ad ogni costo, a costo della propria vita. Non sono oggetti da esibire in un giardino con feticci, sono l'anima del Creato. Sono creature da rispettare, allo stesso livello di una vita umana, vista la loro grandissima importanza. Negli ultimi tempi sta nascendo anche il turismo degli alberi millenari, ovvero si va a caccia di patriarchi di oltre 1000 anni per trascorrere una giornata diversa, ricca di emozioni al naturale, lontani dalle schifezze delle città e dagli inquinamenti.
Questo dimostra come ci sia un cambiamento profondo nelle abitudini dell'uomo contemporaneo, così schiacciato dalla massificazione e dalla volgarità, che ha un bisogno estremo di ricongiungersi con Madre Natura. E' sicuramente un fatto altamente positivo che si parli di salvare gli alberi e di renderli monumenti da visitare e ammirare, ma ripeto, non trattiamoli come merce o oggetti usa e getta. Gli alberi non sono mai volgari, hanno raffinatezza altissima, nelle loro svariate forme, nelle ramificazioni e nel tronco che vanno contorcendosi con l'età, attraverso i secoli e i millenni. L'albero cura la depressione e scaccia via la solitudine; l'albero cura il male oscuro dell'uomo disperato; se non c'è nessuno che possiamo stringere tra le nostre braccia, se ci sentiamo abbandonati, possiamo sempre abbracciare un grande albero e lui ci trasmetterà la sua energia vitale, il suo calore che vien fuori dalla corteccia o dai suoi odori.
Abbracciamo un albero, sediamoci alla sua base, proviamo ad ascoltarlo, basterà poco per sentire che anch'esso ha un'anima (incapaci e ignoranti quelli che dicono il contrario!). Il contatto con un grande albero è un insieme di emozioni che solo chi ama veramente la natura può capire. Alberi, creature sublimi da adorare... da amare per sempre! Alberto Colazilli
"Ciò che io so della Scienza divina
e delle Sacre Scritture
l'ho imparato nei boschi e nei campi.
I miei maestri sono stati i faggi e le querce,
non ne ho avuti altri.
Tu imparerai più nei boschi che nei libri.
Alberi e pietre ti insegneranno
più di quanto tu possa acquisire
dalla bocca di un maestro."
San Bernardo
fonte: clicca qui
Ogni crimine contro la natura è un crimine contro tutta l'umanità! Se ogni giorno perdiamo tanti alberi monumentali è proprio perchè le pene contro questi "esseri umani impazziti" sono minime o nulle! Se stiamo perdendo la bellezza è perchè nessuno la vuole tutelare con fermezza.
La distruzione del Creato porta alla maledizione eterna dell'uomo, nel suo io, ne suo animo più profondo, che viene a ritrovarsi nell'oscurità. Bisogna essere duri e spietati con quegli uomini malvagi e oscuri, senza scrupoli, che hanno a cuore solo il profitto, a scapito di creature bellissime. E' troppo comodo prendersela con degli esseri che non possono difendersi e che sono stati creati da Dio per far vivere, nel vero senso del termine, tutta l'umanità. Quando l'uomo malato, che si crede onnipotente, impazzito di potere e gloria, ritorce la sua ira e la sua bestialità contro gli alberi, la natura non può che ribellarsi... e lo fa con una ferocia distruttiva che uccide e cancella ogni forma di vita umana!
Uccidendo gli alberi, l'uomo impazzito uccide se stesso e la sue generazioni future, riducendole alla dannazione! Alberi, natura da salvare ad ogni costo, a costo della propria vita. Non sono oggetti da esibire in un giardino con feticci, sono l'anima del Creato. Sono creature da rispettare, allo stesso livello di una vita umana, vista la loro grandissima importanza. Negli ultimi tempi sta nascendo anche il turismo degli alberi millenari, ovvero si va a caccia di patriarchi di oltre 1000 anni per trascorrere una giornata diversa, ricca di emozioni al naturale, lontani dalle schifezze delle città e dagli inquinamenti.
Questo dimostra come ci sia un cambiamento profondo nelle abitudini dell'uomo contemporaneo, così schiacciato dalla massificazione e dalla volgarità, che ha un bisogno estremo di ricongiungersi con Madre Natura. E' sicuramente un fatto altamente positivo che si parli di salvare gli alberi e di renderli monumenti da visitare e ammirare, ma ripeto, non trattiamoli come merce o oggetti usa e getta. Gli alberi non sono mai volgari, hanno raffinatezza altissima, nelle loro svariate forme, nelle ramificazioni e nel tronco che vanno contorcendosi con l'età, attraverso i secoli e i millenni. L'albero cura la depressione e scaccia via la solitudine; l'albero cura il male oscuro dell'uomo disperato; se non c'è nessuno che possiamo stringere tra le nostre braccia, se ci sentiamo abbandonati, possiamo sempre abbracciare un grande albero e lui ci trasmetterà la sua energia vitale, il suo calore che vien fuori dalla corteccia o dai suoi odori.
Abbracciamo un albero, sediamoci alla sua base, proviamo ad ascoltarlo, basterà poco per sentire che anch'esso ha un'anima (incapaci e ignoranti quelli che dicono il contrario!). Il contatto con un grande albero è un insieme di emozioni che solo chi ama veramente la natura può capire. Alberi, creature sublimi da adorare... da amare per sempre! Alberto Colazilli
"Ciò che io so della Scienza divina
e delle Sacre Scritture
l'ho imparato nei boschi e nei campi.
I miei maestri sono stati i faggi e le querce,
non ne ho avuti altri.
Tu imparerai più nei boschi che nei libri.
Alberi e pietre ti insegneranno
più di quanto tu possa acquisire
dalla bocca di un maestro."
San Bernardo
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venerdì 25 febbraio 2011
Sono Pronto - Roberto Colombo
Roberto Colombo, arrangiatore, produttore, collaborò con la PFM nell'album Passpartù. Questa canzone oltre che essere una delle sigle della defunta Canale 96, segna l'ingresso alla collaborazione nel mitico blog di RadioCodaRitorta[TWO] che sta sempre più diventando One dato che il sito primaro su splinder è una "cacca" non funzionale e ormai datato.
E allora con questa canzone , dico "Sono Pronto"
E allora con questa canzone , dico "Sono Pronto"
Ubicazione:
20043 Arcore MB, Italia
domenica 26 settembre 2010
venerdì 30 luglio 2010
Alla ricerca dell'impossibile
E' ricercando l'impossibile che l'uomo ha sempre realizzato il possibile.
Coloro che si sono saggiamente limitati a ciò che appariva loro come possibile,
non hanno mai avanzato di un solo passo.
(Michail Bakunin)
It is impossible to achieve the aim without suffering - (EX PO SU RE - Peter Gabriel/Robert Fripp)
Coloro che si sono saggiamente limitati a ciò che appariva loro come possibile,
non hanno mai avanzato di un solo passo.
(Michail Bakunin)
IMPOSSIBILE E' SOLO UNA PAROLA PRONUNCIATA
DA PICCOLI UOMINI CHE TROVANO PIU' FACILE VIVERE NEL MONDO CHE GLI E' STATO DATO,
PIUTTOSTO CHE CERCARE DI CAMBIARLO.
IMPOSSIBILE NON E' UN DATO DI FATTO,
E' UN'OPINIONE.
IMPOSSIBILE NON E' UNA REGOLA,
E' UNA SFIDA.
IMPOSSIBILE NON E' UGUALE PER TUTTI.
IMPOSSIBILE NON E' PER SEMPRE
giovedì 8 luglio 2010
vento
Nel vento,
ti senti trasportare leggero
Se chiudi gli occhi hai la sensazione di volare
il respiro è più puro
la mente è più libera
il caldo è più sopportabile
E ascolto il vento
il vento che arriva da lontano
quel suono che solo alcuni riescono a percepire
martedì 29 giugno 2010
Vento
Come un lupo è il vento
che cala dai monti al piano,
corica nei campi il grano
ovunque passa è sgomento.
Fischia nei mattini chiari
illuminando case e orizzonti,
sconvolge l’acqua nelle fonti
caccia gli uomini ai ripari.
Poi, stanco s’addormenta e uno stupore
prende le cose, come dopo l’amore.
(Attilio Bertolucci)
che cala dai monti al piano,
corica nei campi il grano
ovunque passa è sgomento.
Fischia nei mattini chiari
illuminando case e orizzonti,
sconvolge l’acqua nelle fonti
caccia gli uomini ai ripari.
Poi, stanco s’addormenta e uno stupore
prende le cose, come dopo l’amore.
(Attilio Bertolucci)
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