venerdì 15 novembre 2024

E se l’approccio fosse sbagliato? Mettiamo il loro vestito. E se lo mettessimo davvero?

 

E se l’approccio fosse sbagliato? Mettiamo il loro vestito. E se lo mettessimo davvero?

Questa riflessione invita a un cambio di prospettiva profondo. Spesso ci scontriamo con situazioni o problemi convinti che il nostro approccio sia quello giusto, che la nostra visione delle cose sia quella oggettivamente valida.

Ma cosa accadrebbe se, invece di insistere, provassimo a indossare i "loro vestiti"? Non si tratta solo di empatia superficiale, ma di un reale sforzo di comprendere un’altra realtà, un’altra cultura, un altro punto di vista.

Indossare il "loro vestito" significa vivere il mondo con i loro occhi, sentire le emozioni che provano, capire le motivazioni profonde che li spingono ad agire in un determinato modo. È un esercizio che richiede coraggio, perché ci mette di fronte a qualcosa di sconosciuto, e talvolta scomodo. Significa lasciare da parte i pregiudizi, le certezze e, soprattutto, il bisogno di avere sempre ragione.

Questo approccio non è debolezza, bensì forza. È un atto rivoluzionario che ci permette di abbattere muri e costruire ponti. Sul piano personale, può portare a relazioni più autentiche e significative. Sul piano sociale, ci avvicina alla soluzione di conflitti, alla creazione di dialoghi veri, in cui entrambe le parti sentano di essere ascoltate. Sul piano lavorativo, adottare questa mentalità può trasformare una semplice negoziazione in una collaborazione fruttuosa.

Ma c’è un passo ulteriore da considerare: "E se lo mettessimo davvero?". Qui l’invito è concreto: non basta immaginare, bisogna agire. Significa calarsi fisicamente e mentalmente in quella condizione, vivere esperienze che ci portino fuori dalla nostra zona di comfort. Un dirigente d’azienda che lavora fianco a fianco con i suoi dipendenti in produzione per capire le loro difficoltà. Un politico che passa del tempo nei quartieri più difficili per comprendere la realtà che vuole governare. Un cittadino che prova a vivere per una settimana senza le comodità a cui è abituato, per capire cosa significa affrontare la vita con meno risorse.

Quando mettiamo davvero il "loro vestito", smettiamo di giudicare e iniziamo a capire. Non significa necessariamente condividere ogni opinione o approvare ogni scelta, ma porta a una nuova consapevolezza: quella che la verità, spesso, non sta in una sola parte, ma in un dialogo continuo tra punti di vista diversi.

Allora, se l’approccio è sbagliato, mettiamo il loro vestito. Non per perdere la nostra identità, ma per arricchirla, per costruire un mondo in cui le differenze non siano barriere, ma opportunità di crescita e di innovazione.

@isssio


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